Domenica 31 missionarie e giovani in dialogo a Roma
/in Migranti /da Contributor_1Domenica 31 ottobre a Selva Candida missionarie e giovani in dialogo. Nella comunità della Natività di Maria Santissima letture e testimonianze dalle periferie del mondo a cura della rivista Terra e Missione
Testimonianze missionarie, incontri con le autrici, degustazioni etniche e artigianato solidale. Si preannuncia un pomeriggio da non perdere, quello organizzato domenica 31 ottobre dalla rivista digitale Terra e Missione in collaborazione con il Centro missionario della Diocesi di Porto-Santa Rufina. L’appuntamento con l’aperitivo letterario “Chaire Gynai” è alle ore 16.30 nella parrocchia della Natività di Maria Santissima (in via Santi Martiri di Selva Candida 7), alla periferia nord-ovest di Roma.
“Chaire Gynai”, in greco “Benvenuta donna”, esprime il senso di gioia che si prova nell’accogliere qualcuno, al quale si augura di essere felice. È lo stesso saluto con cui l’angelo si rivolge a Maria e con cui Gesù risorto si rivolge alle donne. Un saluto, dunque, che sa di stupore, di meraviglia, che apre le porte a un nuovo mondo. E, perché no, a un nuovo cammino che sa di rivoluzione: quello che le missionarie Scalabriniane hanno avviato proprio a Roma con l’omonimo progetto che offre accoglienza per donne rifugiate con bambini in particolari situazioni di vulnerabilità.
Durante l’incontro verrà presentato il libro “Donne autrici di un’altra storia” (Tau Editrice), curato da Anna Moccia, direttrice di Terra e Missione, e dalla canonista Claudia Giampietro, che raccoglie 30 riflessioni al femminile sul tempo di pandemia.
Nel corso dell’aperitivo, suor Stefania Raspo, missionaria della consolata; suor Eleia Scariot, missionaria scalabriniana; e suor Maria Rosa Venturelli, missionaria comboniana, racconteranno le loro storie vissute in Bolivia, Brasile e Congo, luoghi in cui ognuna di loro ha portato un segno missionario, lasciandosi abbracciare dalle situazioni di semplice quotidianità.
Sarà, invece, Raffaella Bencivenga, psicologa ed educatrice del progetto “Chaire Gynai” a condurre una parte di “laboratorio missionario” per il gruppo di giovani e adulti.
A seguire, degustazioni etniche e mostra di artigianato solidale prodotto dalle donne migranti. Posti limitati, si consiglia la prenotazione. Si ricorda che per partecipare all’incontro è necessario il Green Pass (RSVP: +39 347 030 0998 – info@terraemissione.it).
Afghanistan, Scalabriniane: Attuare politica delle “porte aperte”
/0 Commenti/in Migranti /da Contributor_1“Sempre più persone oggi si preoccupano di quanto sta avvenendo in Afghanistan, soprattutto per il grande pericolo a cui sono esposte le donne. Il mondo delle istituzioni, della cooperazione internazionale, deve essere sempre più convinto che la soluzione principale è quella delle porte aperte, per aiutare le tante persone che stanno richiedendo asilo. Lo stiamo vivendo in questi giorni nella piccola isola di Lesbo, in Grecia, dove nella missione svolta dalla nostra congregazione, possibile grazie alla partecipazione a un progetto della Comunità di Sant’Egidio, vediamo tanti afghani preoccupati e segnati per tanto dolore. Alle spalle hanno il terrore, davanti a loro c’è l’ansia di non poter avere un futuro”. E’ quanto dichiara in una nota suor Neusa de Fatima Mariano, superiora generale delle Scalabriniane, congregazione che sin dalla sua fondazione ha come missione il servizio ai migranti. “La questione afghana apre a un problema complesso e difficile da risolvere nel mondo, legato alle violenze di genere – prosegue suor Neusa – Alla crisi che si è aperta riteniamo opportuno come sia necessario rispondere con l’appello al dialogo fatto da Papa Francesco. Preghiamo per loro, per tutti gli afghani, con la speranza che anche le persone più fragili e in situazione di vulnerabilità possano vivere in pace e sicurezza. Rispondere a loro, come ai tanti rifugiati siriani e di altre parti del mondo, è un impegno fondamentale. Non possiamo lasciarli soli, ecco perché è importante mettere in atto sia gesti di meditazione e preghiera sia azioni in grado di coinvolgere le istituzioni a diversi livelli”.
Migranti, al via la campagna di raccolta fondi delle scalabriniane
/in Migranti /da Contributor_1Come la scorsa estate riparte la missione Scalabriniana a Lesbo, isola greca al centro degli arrivi di migliaia di rifugiati dal Medio Oriente e dall’Africa che cercano speranza e salvezza in Europa. E quest’anno le suore hanno lanciato una raccolta fondi dedicata. «La pandemia non ha fermato le richieste di aiuto e non ha fermato il flusso – spiega suor Milva Caro, superiora della Provincia europea delle suore missionarie scalabriniane – Il nostro aiuto non può fermarsi e deve essere un sostegno di tutti. Davanti a quei bambini, a quelle famiglie, a quelle persone che hanno necessità, non possiamo tirarci indietro. Ecco perché quest’anno abbiamo lanciato una raccolta di fondi, una chiamata alla collaborazione per cercare di aiutarli. A Lesbo in migliaia vivono in una tendopoli, tra l’indifferenza delle istituzioni internazionali. Aiutiamo i loro piccoli a non interrompere l’istruzione, difendiamo le famiglie per dare loro una speranza concreta». «L’Italia è un Paese dal cuore grande – aggiunge suor Milva – sono certa che avremo una forte risposta perché non possiamo voltarci, non possiamo ignorare, non possiamo dire ‘no’. Lesbo è un luogo di arrivo e di partenza e spesso ci capita di trovare gli stessi rifugiati nelle nostre comunità in Europa in una nuova fase della loro vita». Per sostenere la missione di Lesbo delle Suore Scalabriniane è possibile dare il proprio gesto d’amore donando grazie all’Iban IT56D0306909606100000134864 intestato alla Provincia Italiana Congregazione delle Suore Missionarie di S. Carlo Borromeo Scalabriniane con causale “Lesbo 2021”.
“Donne autrici di un’altra storia”: il volume di Anna Moccia e Claudia Giampietro
/in Migranti /da Contributor_1“Un volume che sprigiona non solo l’ottimismo di quanti vogliono costruire un mondo migliore, ma che diffonde anche la speranza di chi sa che nella carità e nell’amore risiede la capacità di tutelare il bene comune”. Queste le parole che sr. Alessandra Smerilli, FMA, Sotto-Segretaria del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, scrive nella prefazione al testo “Donne autrici di un’altra storia. Un mosaico di voci per ripensare il presente”, curato a quattro mani da Anna Moccia, giornalista, e da Claudia Giampietro, canonista. Il libro, edito da Tau editrice, arriverà nelle librerie e negli store online a partire dal 26 luglio.
L’obiettivo del progetto, curato in collaborazione con la rivista digitale “Terra e Missione”, è uno scambio di messaggi di speranza tra le autrici e il mondo, raccolti intorno a tre aree: vulnerabilità, connessione e speranza. Le due curatrici hanno selezionato e tradotto i contributi di 30 autrici di diverse culture e religioni, provenienti da America, Europa, Asia, Africa e Oceania, offrendo riflessioni sul tempo di pandemia che stiamo vivendo: dall’impegno di sr. Roselei Bertoldo e sr. Rita Giaretta contro la tratta alla missione di sr. Rosemary Nyirumbe e Dominique Corti per salvare vite in Uganda. Dalla riflessione sulle donne nella Bibbia di Rosanna Virgili all’appello all’uguaglianza di Noemi Di Segni.
«A firmare i contributi – raccontano Anna Moccia e Claudia Giampietro – sono teologhe, psicologhe, religiose, storiche, ambientaliste, esperte di dialogo interreligioso, missionarie, donne che si battono contro la tratta di esseri umani. Insieme, riflettono sul cambiamento storico dovuto alla crisi pandemica, sulla vulnerabilità che ne è emersa nei diversi contesti geografici. Non mancano le domande sulle inevitabili conseguenze per la società, la vita religiosa, gli equilibri estremamente precari in cui si trovano numerose popolazioni, lo sfruttamento degli esseri umani, il ruolo della donna, l’interconnessione».
Il volume è dedicato a sr. Elisabetta Flick, religiosa delle Ausiliatrici del Purgatorio e figura chiave nel ministero di assistenza ai migranti, venuta a mancare a causa del Covid-19 ad aprile 2020, uno dei mesi più difficili della pandemia in Italia. I proventi delle autrici, derivanti dalla vendita del libro, saranno devoluti interamente a sostegno del progetto “Chaire Gynai” (dal greco, ‘Benvenuta donna’), iniziativa coordinata dalle Suore missionarie Scalabriniane per le donne in situazioni di vulnerabilità.
A firmare la postfazione una donna che sicuramente sarà “autrice di un’altra storia”: sr. Nathalie Becquart, xmcj, scelta da Papa Francesco come prima donna con diritto di voto al Sinodo dei Vescovi. Suo l’augurio ai lettori affinché “queste voci di donne, animate dalla passione della vita a proteggere e condividere, ispirino ad operare sempre in primo luogo al servizio della nostra casa comune e del suo futuro”.
Giornata mondiale del rifugiato: Scalabriniane, anche l’esperienza di Dante Alighieri insegna l’importanza delle “porte aperte”
/in Migranti /da Contributor_1“Morire di speranza”: la preghiera per il 15 giugno
/in Migranti /da Contributor_1L’Associazione scalabriniane con i migranti ha aderito alla preghiera “Morire di speranza”, per la prossima Giornata mondiale del rifugiato, organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio per il 15 giugno. Per quel giorno le Scalabriniane invitano a una proposta di intenzione di preghiera che è possibile leggere, anche adattandola alle crisi nei territori: “Per coloro che a Lesbo, in Libano, in Bangladesh al confine con Myanmar, e in tanti altri campi soffrono la privazione del futuro; perché la loro speranza non sia umiliata”. “Il mondo dei migranti e il mondo missionario sono un’anima sola – spiega suor Neusa de Fatima Mariano, presidente dell’Associazione e Superiora generale delle Suore Missionarie di San Carlo Borromeo/Scalabriniane – Ringraziamo la Comunità di Sant’Egidio per la preghiera comune. Invitiamo tutte le sorelle e le missionarie, formande e laici missionari scalabriniani sparsi nel mondo ad unirsi a noi”.
Triduo per la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni
/in Migranti /da Contributor_1Dal 23 al 24 aprile è previsto un triduo per la 58esima Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni.
Migranti, Scalabriniane: Si sviluppa un circuito di mobilità nel centroamerica
/in Migranti /da Contributor_1Mobilità nella frontiera: lo studio del Csem sui migranti in America
/0 Commenti/in Migranti /da Contributor_1Leggi qui il volume “Mobilità nella frontiera” edito dal Csem (Centro scalabriniano di studi migratori), uno studio sulla mobilità in America.

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