Legge un antico testo babilonese di tremila anni fa commentando un sondaggio sui giovani e la religiosità. Così, il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, dice: “‘Questa gioventù è guasta fino al midollo; è cattiva, irreligiosa e pigra. Non sarà mai come la gioventù di una volta. Non riuscirà a conservare la nostra cultura’: sapete dove si legge questa frase? Su un frammento di argilla babilonese di tremila anni fa. Il mondo è cambiato tanto ma è rimasto lo stesso”. Così, Bassetti commenta: “Il mondo giovanile è caratterizzato da soggettivismo, non da incredulità”, perché “i ragazzi ci chiedono di essere riconosciuti” e per questo “bisogna riuscire a coinvolgerli di più dialogando, che è quello che sta facendo Papa Francesco”.