Suore Missionarie di San Carlo Borromeo Scalabriniane

Le religiose e i religiosi brasiliani a Roma riflettono sui rapporti interpersonali

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“Sfide, problemi e possibilità nella costruzione di processi di interculturalità, internazionalità e intercongregazionalità.” Questo è stato il tema dell’incontro dei religiosi e religiose brasiliani a Roma (RBR), svoltosi questo sabato, 20 aprile 2024, presso il collegio Pio Brasileiro.

A guidare la riflessione dei circa 30 partecipanti è stata suor Ana Paula Ferreira da Rocha, consigliera e animatrice generale della formazione della congregazione delle suore missionarie scalabriniane.

“Siamo tutti migranti culturali”, ha affermato la consigliera, sottolineando che “nel mondo contemporaneo, segnato dalla globalizzazione e dalla crescente interconnessione tra le persone e le culture questo fenomeno sfida i tradizionali confini dell’identità.”

“Il prefisso “inter”, che significa “tra” o “nel mezzo di”, riflette la natura delle relazioni di interazione e interconnessione che caratterizzano questo processo. In questo contesto, la cultura trascende le barriere geografiche ed è intesa come uno spazio condiviso di relazioni e significati, dove gli individui stabiliscono nuovi legami e costruiscono nuove identità”.

Sono state poste alcune riflessioni condotte con dialogo e condivisione su come, ad esempio, affrontiamo noi, uomini e donne brasiliani a Roma, le sfide, i problemi e le opportunità che emergono nelle relazioni interpersonali in ambienti multiculturali. E anche su come contribuire con la nostra identità culturale a promuovere processi di interculturalità, internazionalità e intercongregazionalità nelle relazioni comunitarie e nelle responsabilità assegnate.

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