Nel corso del suo viaggio apostolico in Africa, Papa Francesco ha avuto modo di incontrare, in Madagascar, giovani e famiglie. E’ stato in quell’occasione che ha tenuto a ribadire la sua via di sviluppo economico per l’intero mondo. Ecco perché alla città dell’Amicizia, una delle sue tappe del viaggio malgascio, ha parlato della necessità di “raggiungere modelli di sviluppo che privilegino la lotta contro la povertà e l’esclusione sociale, a partire dalla fiducia, dall’istruzione, dal lavoro e dall’impegno, che sono sempre indispensabili per la dignità della persona umana”. “Ogni angolo di questi quartieri, ogni scuola o dispensario e’ un canto di speranza che smentisce e mette a tacere ogni fatalita’. Diciamolo con forza: la poverta’ non e’ una fatalità – ha aggiunto – Vedendo i vostri volti radiosi, rendo grazie al Signore che ha ascoltato il grido dei poveri e che ha manifestato il suo amore con segni tangibili come la creazione di questo villaggio. Le vostre grida generate dal non poter piu’ vivere senza un tetto, vedere i figli crescere nella malnutrizione, non avere un lavoro, generate dallo sguardo indifferente per non dire sprezzante di molti, si sono trasformate in canti di speranza per voi e per tutti quelli che vi guardano”.