E’ grazie a una collaborazione interistituzionale che i migranti della comunità di Lavarone hanno un loro spazio, in canonica. “Abbiamo individuato una soluzione che non cancella del tutto l’esperienza di integrazione realizzata a Lavarone. Mi auguro si possa anche in futuro percorrere ogni strada possibile per offrire ai richiedenti protezione internazionale accoglienza da parte delle nostre comunità”: a dirlo è l’arcivescovo di Trento, Lauro Tisi, che commenta così la notizia dell’accordo tra diocesi di Trento, amministrazione comunale di Lavarone e Provincia Autonoma, sul progetto di accoglienza di diocesi e Astalli. Riporta l’Agenzia Sir come potranno in questo modo restare a Lavarone sette delle 24 migranti che avevano già trovato un posto un lavoro e che, a causa del trasferimento, lo avrebbero potuto perdere.