Cosa accadrebbe con una espulsione di massa dei migranti? A rispondere a questa domanda ci ha pensato la Uil del Lazio con l’Istituto di ricerca Eures che, confrontando i dati di Inps, Istat e Miur hanno fatto emergere come ci sarebbe una contrazione del Pil regionale di 19 miliardi di euro (valore pari alla somma della ricchezza prodotta da Basilicata e Molise), la scomparsa di 80mila realtà imprenditoriali (soprattutto di piccole dimensioni), 300mila occupati in meno, un buco da un miliardo di euro nei conti della previdenza, 7mila insegnanti in esubero e un tracollo del welfare per migliaia di nostri concittadini. I dati riguardano la Regione Lazio e ipotizzano il foglio di via per 680mila stranieri regolarmente residenti. Negli ultimi cinque anni nel Lazio c’è stata una crescita dei migranti del 10,2%, mentre quella italiana ha subito un calo dello 0,7%. Mandarli via si tradurrebbe in un calo demografico e un invecchiamento della popolazione. Nel Lazio risiede il 15% degli stranieri presenti in Italia.