“Quando hanno ripreso energia fisica e mentale hanno cominciato a pregare, a cantare, a ballare. E’ stata una sorta di celebrazione della vita e della famiglia umana unita nella fraternita’ universale”. Così don Mattia Ferrari, il prete a bordo della Mare Jonio, la nave di Mediterranea Saving Human, ricorda su Famiglia Cristiana, quel momento in cui, nella notte tra il 9 e il 10 maggio, hanno avvistato un gommone in acqua. “Erano Migranti disperati, in mare da 13 ore, con il motore in avaria mentre imbarcavano acqua. Ci siamo avvicinati e quando Maso Notarianni, il nostro incaricato di approcciare i migranti, ha chiesto loro da dove venivano ci hanno risposto: ‘From Hell, dall’inferno'”, ha aggiunto. “Posso testimoniare che, da parte dei miei compagni di equipaggio, sui sequestri c’e’ serenita’ perche’ loro sono consapevoli di aver seguito le leggi internazionali, la Costituzione, le leggi del mare e quella della nostra comune umanita’. Quello che invece li ha molto preoccupati e tenuti svegli fino a notte alta e’ stata la notizia di altri gommoni e barconi in avaria nella zona sar maltese, con la mare Jonio ferma e nessuno che interveniva. Sul resto invece hanno quella serenita’ che deriva dal sapersi perfettamente a posto con la propria coscienza”, ha continuato.