“Rimanendo sempre in ascolto di Cristo possiamo essere artigiani di pace e di speranza”. E’ quanto ha detto Papa Francesco durante l’Angelus, parlando di un brano di Luca, che narra della visita di Gesù a casa di Marta e di Maria, le sorelle di Lazzaro. Il pontefice condivide “la preoccupazione di Santa Marta e, sul suo esempio, ci proponiamo di far sì che, nelle nostre famiglie e nelle nostre comunità, si viva il senso dell’accoglienza, della fraternità, perché ciascuno possa sentirsi ‘a casa’, specialmente i piccoli e i poveri”. “San Luca dice che fu lei a ospitare Gesù. Forse Marta era la piu’ grande delle due sorelle, non sappiamo, ma certamente questa donna aveva il carisma dell’ospitalità. Infatti, mentre Maria sta ad ascoltare Gesù, lei è tutta presa dai molti servizi. Perciò Gesù le dice: ‘Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose’. Con queste parole – continua – Egli non intende certo condannare l’atteggiamento del servizio, ma piuttosto l’affanno con cui a volte lo si vive”.Il Vangelo, porta a “coniugare la contemplazione e l’azione” perché per “assaporare la vita con gioia, dobbiamo associare questi due atteggiamenti: da una parte, lo ‘stare ai piedi’ di Gesù, per ascoltarlo mentre ci svela il segreto di ogni cosa; dall’altra, essere premurosi e pronti nell’ospitalità, quando Lui passa e bussa alla nostra porta, con il volto dell’amico che ha bisogno di un momento di ristoro e di fraternità. Ci vuole questa ospitalità”.