“Ci è richiesto di mantenere ‘le lampade accese’, per essere in grado di rischiarare il buio della notte. Siamo invitati, cioè, a vivere una fede autentica e matura, capace di illuminare le tante ‘notti’ della vita”. E’ quanto ha detto Papa Francesco, durante l’Angelus commentando il Vangelo. “La lampada della fede richiede di essere alimentata di continuo, con l’incontro cuore a cuore con Gesù nella preghiera e nell’ascolto della sua Parola. Questa lampada ci è affidata per il bene di tutti: nessuno, dunque, può ritirarsi intimisticamente nella certezza della propria salvezza, disinteressandosi degli altri”, ha aggiunto. Papa Francesco ha sottolineato: “Siamo chiamati a far fruttificare tutti i talenti, senza mai dimenticare che ‘non abbiamo qui la citta’ stabile, ma andiamo in cerca di quella futura’. In questa prospettiva, ogni istante diventa prezioso, per cui bisogna vivere e agire su questa terra avendo la nostalgia del cielo, i piedi sulla terra, camminare sulla terra, fare bene sulla terra e il cuore nostalgico nel cielo” dove “la gioia eterna del paradiso si manifesta cosi’: la situazione si capovolgerà, e non saranno più i servi, cioè noi, a servire Dio, ma Dio stesso si metterà a nostro servizio”.