Il web “è anche un territorio di solitudine, manipolazione, sfruttamento e violenza, fino al caso estremo del dark web. I media digitali possono esporre al rischio di dipendenza, di isolamento e di progressiva perdita di contatto con la realtà concreta, ostacolando lo sviluppo di relazioni interpersonali autentiche. Nuove forme di violenza si diffondono attraverso i social media, ad esempio il cyberbullismo; il web è anche un canale di diffusione della pornografia e di sfruttamento delle persone a scopo sessuale o tramite il gioco d’azzardo”. A dirlo è Papa Francesco nella sua esortazione “Christus vivit”che comunque ha accentuato l’elemento dell’importanza della comunicazione digitale nel giorno d’oggi. Sottolinea di non dimenticare come ci siano “giganteschi interessi economici”, che realizzano “forme di controllo tanto sottili quanto invasive, creando meccanismi di manipolazione delle coscienze e del processo democratico”. Questi circuiti “facilitano la diffusione di informazioni e notizie false, fomentando pregiudizi e odio. La proliferazione delle fake news e’ espressione di una cultura che ha smarrito il senso della verita’ e piega i fatti a interessi particolari. La reputazione delle persone e’ messa a repentaglio tramite processi sommari on line. Il fenomeno riguarda anche la Chiesa e i suoi pastori”.