Lunedì 26 aprile si terranno, a partire dalla basilica di Santa Maria in Trastevere, in Italia e in tutta Europa, numerose veglie di preghiera, promosse dalla Comunità di Sant’Egidio in memoria delle vittime dell’ultimo naufragio davanti alle coste della Libia. Di fronte a questa ennesima strage del mare sentiamo il dovere di levare la nostra voce e la nostra preghiera perché il nostro continente non si macchi di colpevole indifferenza ma sia fedele ai suoi valori di umanità e di difesa dei diritti.
Sant’Egidio chiede alle autorità di governo dei singoli Stati europei e a quelle comunitarie di riattivare con urgenza una rete di salvataggio in mare, rapida ed efficiente, così come lo impone il diritto internazionale per non dover rispondere in futuro, oltre che alla propria coscienza, anche a reati di omissione di soccorso.
Per quanto riguarda la Libia e i suoi centri di detenzione, occorre inoltre aprire con urgenza corridoi umanitari verso i paesi europei, con un modello che Sant’Egidio, insieme ad altre realtà come le Chiese protestanti e la Cei, ha già realizzato negli ultimi cinque anni, con buoni risultati riguardo non solo l’accoglienza ma anche l’integrazione.
A Roma la veglia di preghiera si terrà lunedì 26 marzo alle 19.30 (in presenza e in streaming su www.santegidio.org).