“Per il cammino che verrà, invochiamo la Vergine Maria, venerata e amata come Regina dell’Amazzonia. Lo è diventata non conquistando, ma ”inculturandosi”: col coraggio umile della madre è divenuta la protettrice dei suoi piccoli, la difesa degli oppressi. Non c’è una cultura standard, c’è il Vangelo puro che si incultura. A lei, che nella povera casa di Nazaret si prese cura di Gesù, affidiamo i figli più poveri e la nostra casa comune”. Lo ha detto Papa Francesco al termine del sinodo per l’Amazzonia. “Il grido dei poveri, insieme a quello della terra, ci è giunto dall’Amazzonia. Dopo queste tre settimane non possiamo far finta di non averlo sentito. Le voci dei poveri, insieme a quelle di tanti altri dentro e fuori l’Assemblea sinodale – Pastori, giovani, scienziati – ci spingono a non rimanere indifferenti. Abbiamo sentito spesso la frase ‘più tardi è troppo tardi’: questa frase non può rimanere uno slogan”.