“Mai buttare il pasto avanzato! O si rifà o si dà a chi non ha da mangiare e ne ha bisogno. Se hai questa abitudine ti do un consiglio: parla con i tuoi nonni e chiedi loro cosa facevano con il cibo avanzato…”. E’ quanto ha detto Papa Francesco nel corso dell’Angelus in piazza San Pietro dopo il racconto del Vangelo sulla moltiplicazione dei pani e dei pesci. “Gesù si prende cura a tal punto delle persone affamate, da preoccuparsi che non vadano perduti neppure i più piccoli pezzi di pane con il quale le ha nutrite. Ad imitazione di Cristo, l’umanità intera è chiamata a far sì che le risorse, esistenti nel mondo, non vadano perdute, non siano destinate a scopi di autodistruzione dell’uomo, ma servano al suo vero bene e al suo legittimo sviluppo. Di fronte al grido di fame – ogni sorta di ‘fame’ – di tanti fratelli e sorelle in ogni parte del mondo, non possiamo restare spettatori distaccati e tranquilli. L’annuncio di Cristo, pane di vita eterna, richiede un generoso impegno di solidarietà per i poveri, i deboli, gli ultimi, gli indifesi. Questa azione di prossimità e di carità è la migliore verifica della qualità della nostra fede, tanto a livello personale, quanto a livello comunitario”, ha continuato.