“I vescovi credono fermamente nell’Unione europea, in un cammino di unità. Ma riteniamo anche che l’Europa debba ripensare se stessa”. Lo ha detto il cardinale Arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco, presidente dei vescovi europei, in un’intervista alla Stampa. Per lui l’Ue “è un soggetto necessario, ma dovrebbe anche essere un soggetto più leggero, meno invasivo. E poi più facilmente comprensibile alla gente, con linguaggi ed azioni più efficaci”. Sui migranti chiede di “mettere a punto una vera politica per le migrazioni, che oggi non esiste. Perchè i contributi che l’Europa qua e là attribuisce, come anche le quote assegnate a diversi Stati, non rappresentano una vera politica migratoria, frutto di un pensiero. C’è invece urgenza di una visione molto più ampia e a lungo raggio. Mi auguro che il prossimo Parlamento d’Europa affronti il fenomeno migratorio con maggiore prospettiva ed efficacia. E’ necessario maturare una visione geopolitica umana e condivisa, alla luce dei principi di solidarietà e sussidiarietà”.