Un peschereccio partito dalle coste libiche si capovolge: 212 i sopravvissuti, 26 i cadaveri recuperati e 268 dispersi, tra cui 60 giovani. Per questo è chiamato “Il naufragio dei bambini”. In Vaticano i sopravvissuti hanno incontrato Papa Francesco. “Le loro storie di grande dolore sono anche una testimonianza di speranza”, commenta all’Osservatore Romano suor Genevieve Jeanningros. “Queste persone, tutte siriane, hanno vissuto la terribile esperienza di veder morire i loro familiari nel naufragio di un barcone nel Mediterraneo, avvenuto l’11 ottobre 2013″. Tra i presenti, anche Wahid Hasan Yousef, cardiochirurgo, e Hashash Manal, marito e moglie, profughi curdi di Aleppo, che hanno perso nel naufragio quattro figlie, la più grande di 7 anni.