Il Corso Congregazionale di Formazione Permanente per le suore missionarie scalabriniane si è svolto tra Roma e Piacenza dal 10 al 30 settembre 2023.
Nella parte finale corso, le suore si sono concentrate sul nostro Fondatore, San Giovanni Battista Scalabrini approfondendo il carisma scalabriniano.
Con Anna Fumagalli, missionaria secolare scalabriniana, le partecipanti hanno parlato della comunione nelle diversità.
Dopo aver rinnovato i voti, hanno partecipato alla celebrazione eucaristica nel Santuario di Rivergaro che Scalabrini nominò nel 1902 Cappella della Madonna del Castello, un luogo di preghiera che i missionari scalabriniani custodiscono dal 1927.
Le partecipanti hanno poi raggiunto il Monte Penna dove vi è un monumento dedicato al Santo Scalabrini.
Il corso si è anche concentrato sul co-fondatore, il Venerabile Giuseppe Marchetti che con il suo lavoro e la sua vita ha dimostrato l’eroicità delle sue virtù dedicandosi agli orfani migranti in Brasile.
Le suore hanno anche approfondito il profilo spirituale della Beata Assunta Marchetti che con la sua forte personalità amava e difendeva la congregazione, di cui divenne la spina dorsale. Inoltre, hanno avuto l’opportunità di visitare i luoghi di nascita e di battesimo dei fratelli Marchetti e la cappella dove padre Giuseppe Marchetti fu parroco.
Le visite sono continuate nel museo Scalabriniano nella casa madre dei missionari Scalabriniani a Piacenza e poi sul Monte Varallo dove ci sono delle cappelle alle quali San Carlo Borromeo era interessato poiché consentono un’immersione nell’arte che raffigura la vita di Gesù.
Successivamente si sono dirette verso le Isole Borromee dove è possibile ammirare le bellezze naturali, artistiche e patrimoniali ancora in possesso della nobile famiglia Borromeo ma a cui San Carlo rinunciò per dedicarsi ai più poveri.
Le visite si sono concluse con la visita a Genova, luogo da cui molti italiani partirono e in cui molte altre persone arrivano oggi.
Le partecipanti hanno concluso il corso con un rinnovato senso di appartenenza oltre che un rafforzamento nella missione scalabriniana e nella loro spiritualità specifica.
Inoltre hanno espresso la loro gioia e gratitudine alla congregazione per l’opportunità ricevuta.